
Rivedo i luoghi assolati in cui è rimasta soltanto la presenza della tua assenza.
Non so definire il contorno di questa tristezza estiva che mi asciuga.
Ad esempio, la vetrina di quel negozio di moda, dentro un capannone industriale. Ti piaceva che mi fermassi qualche minuto, mentre osservavi gli abiti esposti, ma non compravi nulla.

Era bello aspettarti in automobile. Sapevo che, un giorno, non l’avrei potuto più fare.