Qualcosa che ho in mente

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Ciò che vedo è qualcosa che ho in mente, non le case, non la gente. In mezzo a tanti altri in città, tutti sconosciuti, mai ci conosceremo. Umani muti che non azzardano parola, verso, contro di me, come me sparsi dal caso in uno spazio artificiale, in movimento secondo traiettorie che incrociano altre rotte solo per inseguire l’ombra o per andare incontro all’ultimo sole obliquo di metà ottobre. Tutti tanti nessuno senza memoria che alla fine mi fanno compagnia, mentre vagando, rallentando, cerco di disperdere ogni precedente pensiero.

 (Un luogo: Milano, un tempo: 16 ottobre 2016)

3 pensieri su “Qualcosa che ho in mente”

  1. Claudio, ti rispondo con una riflessione che, chiedo venia, suona autoreferenziale..ma di cosa altro possiamo parlare se non di quello che sperimentiamo??
    Uno dei motivi che mi ha spinto ad abbandonare Salerno ( che non è certo Milano…) per questo paese è la invisibilità, la refrattarietà costante ad ogni rapporto…
    Qui è il contrario, semmai…ma io cerco di mantenermi in bilico.

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